I Capunsei rappresentano uno dei piatti più autentici della tradizione mantovana, nati come espressione della cucina povera, dove nulla andava sprecato. Pane raffermo, brodo, formaggio e uova: pochi ingredienti semplici che, grazie alla cura e al tempo, diventano un piatto ricco di gusto e storia. Questi gnocchetti allungati, dalla consistenza morbida e dal profumo di noce moscata, racchiudono il sapore delle case di campagna, dei pranzi domenicali e delle tavole imbandite con ciò che si aveva a disposizione. Serviti con burro fuso e salvia, sprigionano un aroma caldo e avvolgente che riporta subito alle origini della tradizione padana. Un piatto che racconta di mani pazienti, di pane rigenerato e di un sapere antico capace di trasformare la semplicità in poesia gastronomica.
Scaldate il brodo con il burro fino a sfiorare il bollore. In una ciotola unite pangrattato, prezzemolo, aglio tritato finemente, sale, pepe e noce moscata. Versate il brodo bollente sul composto e mescolate energicamente. Lasciate intiepidire.
Aggiungete l’uovo sbattuto e il Grana Padano, impastate fino a ottenere un composto liscio e morbido. Se fosse troppo secco unite un po’ di brodo, se troppo umido aggiungete pangrattato. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare per 30 minuti.
Lessate i capunsei in acqua bollente salata: quando vengono a galla sono pronti. Nel frattempo fate sciogliere il burro con la salvia a fuoco dolce. Scolate gli gnocchetti, conditeli con il burro fuso e completate con abbondante Grana Padano.