La Frissurata di maiale è uno dei piatti più identitari della tradizione calabrese, simbolo di convivialità e radici contadine. Preparata con diversi tagli di maiale, dalle costine al fegato, insieme a patate, olive e spezie, rappresenta la cucina di recupero e di abbondanza tipica dei giorni di festa.
La cottura lenta e paziente, a fiamma dolce e con l’aggiunta di vino rosso, permette di ottenere una carne tenerissima, che si scioglie in bocca, mentre le patate assorbono i profumi del sugo e il carattere deciso del maiale. È un piatto sostanzioso, che racconta la vita rurale e i pranzi familiari, quando il maiale era al centro dell’economia domestica e nulla andava sprecato. Servita calda e fumante, la frissurata conquista con la sua intensità, riportando in tavola i sapori autentici della Calabria più verace.
Unite gli spicchi d’aglio interi, le foglie di alloro e peperoncino piccante a piacere. Proseguite la cottura aggiungendo vino e aqua in modo da mantenere sempre ben umida la preparazione. Coprite parzialmente con un coperchio e, a fuoco bassissimo, lasciate cuocere circa 2 ore, unendo se necessario ancora un po’ di vino o acqua.
Trascorso questo tempo unite le patate tagliate a cubotti e il fegato a pezzetti non troppo grandi. Mescolate, salate e lasciate cuocere per altri 30-40 minuti, finché la carne sarà tenerissima e le patate ben cotte.