Il Cif e Ciaf è una ricetta abruzzese antica, nata nei giorni della macellazione del maiale, quando le famiglie si riunivano per celebrare l’abbondanza e condividere un pasto robusto e festoso. È una preparazione semplice, fatta con i tagli più saporiti, che cuociono lentamente in un fondo profumato d’aglio, vino bianco ed erbe aromatiche. Il profumo che si sprigiona in cucina è quello delle grandi occasioni, caldo e rustico, con il tocco finale dei peperoni cruschi, croccanti e dolci, che donano colore e carattere. Servito con pane casereccio o patate, è un piatto conviviale che richiama la terra, la famiglia e le origini: un piccolo rito del gusto che celebra la semplicità e la forza della cucina contadina.
In una casseruola capiente scaldate un generoso giro d’olio con quattro spicchi d’aglio in camicia, le foglie d’alloro e il rosmarino. Quando l’olio inizia a sfrigolare, aggiungete le carni tagliate a pezzi: la pancetta e il capocollo a cubettoni, le costine in pezzi di 4–5 cm. Fate rosolare bene a fiamma vivace fino a doratura uniforme.
Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare la parte alcolica. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto per evitare che la carne si attacchi.
Unite i peperoni cruschi privati del picciolo e dei semi, mescolate, coprite nuovamente e continuate la cottura finché la carne risulterà tenera. Se necessario, aggiungete poca acqua calda per mantenere umido il fondo.
Quando la carne è pronta, togliete il coperchio, aggiungete gli spicchi d’aglio rimasti e lasciate dorare ancora per 10–15 minuti, senza aggiungere liquidi.