ANTIPASTI

Sarde a beccafico

Autori

Luca Pappagallo

Tempo di preparazione: 50 min

Tempo di cottura: 15 min

Tempo di riposo: 0 min

Dosi per: 4 persone

Metodo di cottura: Al Forno

Stagioni: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Servizio: Caldo, Tiepido

Difficoltà: Medio

Origine: Italia , Sicilia

Quando vado in Sicilia faccio delle ricche mangiate di pesce. Lì è buonissimo e viene preparato in tantissimi modi diversi.
Le sarde a beccafico, ad esempio, sono uno dei miei piatti preferiti.
Si trovano diverse versioni di questa ricetta con le sarde; questa, per esempio, è la variante che ho avuto modo di gustare a Palermo. È una ricetta che mi è rimasta nel cuore a dir la verità, per il suo profumo, il suo colore e il suo sapore incredibile, e spesso e volentieri la faccio anche a casa in quanto il pesce azzurro si trova sempre molto fresco ed è anche tanto economico. Le sarde, poi, contengono molto omega tre e per questo motivo bisognerebbe mangiarle spesso. E poi sono così buone!

Sapete perché le sarde a beccafico si chiamano così? Perché alle tavole dei nobili si portava un piatto di uccelletti pregiati (il beccafico, per l'appunto), ma era un piatto costoso che non tutti potevano permettersi. Per questo motivo il popolo siciliano invento una versione di questa pietanza molto più economica, fatta con le sarde. Direi che l'idea è stata decisamente geniale!

Mi piace molto questa ricetta perché si creano dei contrasti di sapore notevolissimi. La sapidità delle sarde viene ingentilita dalla dolcezza dell'uvetta, i pinoli danno una nota croccante e le erbe aromatiche enfatizzano i profumi: il risultato è spettacolare.

Ecco come fare le sarde a beccafico

Vi lascio la lista degli ingredienti, procuratevi tutto e mettetevi ai fornelli perché ne vale davvero la pena!

Ingredienti

Sarde 500 g

Pangrattato 50 g

Uvetta 30 g

Pinoli 15 g

Prezzemolo 1 ciuffo

Aglio 1 spicchio

Arance 0.5

Alloro qb

Olio EVO qb

Sale qb

Pepe nero qb

Preparazione

Quando volete fare la ricetta delle sarde a beccafico, per prima cosa mettete in ammollo l’uvetta in acqua fredda per almeno 10 minuti in modo che si ammorbidisca bene.

1

Occupatevi ora delle sarde, eliminate la testa e la coda aiutandovi con delle forbici, rimuovete le viscere, eliminate la spina interna e aprite le sarde a libro. Sciaquatele sotto acqua corrente e asciugatele bene con della carta assorbente.

2

Mettete il pangrattato in una padella con un goccio di olio e fatelo tostare fino a renderlo dorato.

3

A questo punto riunite in una terrina il pangrattato tostato, l'uva passa ben strizzata dall’acqua di ammollo, i pinoli tritati grossolanamente, la scorza di arancia grattugiata, l'aglio e il prezzemolo tritati finemente, sale e pepe. Unite qualche cucchiaio di olio in quantità sufficiente ad ottenere un composto umido e leggermente compatto.

4

Posizionate nella parte più larga della sarda aperta a libro circa un cucchiaino di ripieno e arrotolate così da ottenere come un involtino.
Disponete gli involtini in una piccola pirofila leggermente unta di olio, ben ravvicinati tra loro, tagliate a metà le foglie di alloro e mettetele tra una sarda e l’altra, salate leggermente infine ricavate il succo di mezza arancia e versatelo sulle sarde, trasferite in forno statico preriscaldato per 15 minuti a 180°C.

5

Servite!

Sarde a beccafico

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