Lo Gnocco fritto è un caposaldo della cucina emiliana, un comfort food conviviale che racconta la semplicità e la ricchezza delle tavole di una volta. Nato per accompagnare salumi e formaggi, si prepara con pochi ingredienti: farina, latte, acqua, strutto e un tocco di vino bianco che lo rende fragrante e leggero. Quando entra nello strutto caldo, l’impasto si gonfia all’istante, creando quelle bolle dorate e croccanti che custodiscono un cuore morbido e delicato. È un rito da condividere: fritto sul momento, portato in tavola ancora caldo, servito con prosciutto, coppa, mortadella o formaggi cremosi. In questa versione inedita, la presenza di un pizzico di lievito di birra dona maggiore sofficità, senza perdere la croccantezza tipica. È il piacere di un piatto povero diventato simbolo di festa e di convivialità.
In una ciotola capiente mescolate la farina con il lievito istantaneo, il lievito di birra secco, il sale, il vino bianco, il lattee l'acqua. Impastate fino a ottenere una consistenza omogenea e morbida. Formate una palla, trasferitela in una ciotola, coprite con pellicola o un canovaccio e lasciate riposare per 30 minuti a temperatura ambiente.
Riprendete l’impasto, lavoratelo brevemente per renderlo più elastico e liscio, quindi copritelo di nuovo e lasciate riposare almeno altri 15 minuti.
Scaldate abbondante strutto a 180 °C. Friggete pochi pezzi per volta: appena lo gnocco si gonfia, giratelo subito per farlo dorare uniformemente. Bastano 40–60 secondi per lato. Mantenete sempre la temperatura costante: più è stabile, più si gonfiano bene.
Scolate gli gnocchi fritti su carta assorbente e serviteli caldi, ancora gonfi e dorati, accompagnandoli con salumi misti e formaggi morbidi.