INGREDIENTI

Lievito di birra

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 56

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana

Il lievito di birra è esattamente una colonia molto sviluppata di Saccharomyces Cerevisiae selezionati meticolosamente e fatti riprodurre e sviluppare milioni di volte. Questi saccaromiceti sono funghi microscopici unicellulari e hanno la capacità, alimentandosi di zuccheri semplici e complessi, di produrre gas che a loro volta causano la lievitazione di un impasto.

Il termine lievito di birra fa pensare immediatamente alle origini di questo prodotto, si trova infatti come sottoprodotto della fermentazione della birra sebbene questo non sia l'unico habitat naturale di questi funghi, che, infatti, sono diffusi anche per esempio, sulla buccia di alcuni frutti.

In commercio oggigiorno il lievito di birra è reperibile in due particolari formati: il classico panetto fresco e le bustine di lievito di birra essiccato. Questi due prodotti sono equamente efficaci, infatti il lievito di birra ha la particolarità di non morire in assenza di acqua, bensì entra in una sorta di letargo per risvegliarsi quando le condizioni ambientali sono più favorevoli.

La differenza tra i due è semplicemente di shelf-life ovvero quanto tempo è possibile conservarli una volta acquistati. Il lievito di birra fresco, infatti, ha una durata in frigorifero (conservato ad una temperatura tra i 2 e gli 8°C) di circa un mese mentre quello secco è possibile conservarlo molto più a lungo per averne sempre a disposizione per ogni evenienza.

Per far si che le colonie di funghi saccaromiceti si risveglino e si attivino completamente, sarà necessario ricreare un ambiente con caratteristiche di temperatura e di umidità ideali. Nello specifico i saccaromiceti saranno molto attivi ad una temperatura di circa 30 °C, mi raccomando a non superare i 50-60°C poiché a quel punto morirebbero. Per ciò che riguarda l'umidità, quella ideale si attesta intorno al 70-80%.

Per creare queste condizioni dovrete porre attenzione all'ambiente in cui porrete l'impasto a lievitare, non per niente i panificatori spesso si avvalgono di camere di lievitazione a temperatura e umidità controllate. Per agevolare l'azione dei saccaromiceti potrete alimentarli aggiungendo all'impasto, già ricco degli zuccheri complessi della farina anche una piccola parte di zuccheri semplici, come per esempio dello zucchero bianco, del miele o ancora del malto. Ma non pensate di mettere a contatto diretto con il lievito il sale o lo zucchero perché questo farebbe morire i microorganismi.

Per favorire ulteriormente le condizioni di calore e umidità ideali potrete anche utilizzare per l'impasto l'acqua tiepida (40-45°C), l'acqua fredda, infatti rallenterebbe l'attività dei saccaromiceti.

Il lievito, d'altra parte, è noto per molte sue proprietà benefiche per la salute dell'uomo, non per niente è spesso usato come integratore alimentare nella sua forma essiccata. Il lievito, infatti, ha molte proteine ad alto valore biologico e tutte le vitamine del gruppo B oltre che ad una varietà di sali minerali tra i quali magnesio, fosforo, potassio, ferro, calcio e selenio.

Questo quadro nutrizionale rende il lievito di birra sicuramente un alleato della salute a partire dalla capacità di disintossicare il fegato e di conseguenza l'intero organismo, inoltre è un ottimo supporto per il benessere di pelle, unghie, capelli e del sistema cardiovascolare e metabolico perché aiuta a tenere pulite le arterie e a regolare la funzione dell'insulina.

Autori

Luca Pappagallo