INGREDIENTI

Bacche di ginepro

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 328

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana

Le bacche di ginepro sono il frutto, appunto a bacca, della pianta del ginepro del genere Juniperus. Ma attenzione! Esiste una varietà di ginepro che produce delle bacche addirittura velenose, mi riferisco nello specifico al Juniperus sabbina.

Il ginepro conosciuto per la produzione di bacche è chiamato Juniperus communis.

Le bacche di ginepro si presentano con forma sferica del diametro di circa 7-9 mm e di colore che varia tra il blu ed il violaceo. Il sapore delle bacche fresche è dolciastro in un primo momento per poi diventare amaro e acre, mentre il profumo è molto molto aromatico.

Le bacche di ginepro in cucina, oltre che per la preparazione del famosissimo Gin, sono prevalentemente utilizzate per aromatizzare la carne, soprattutto quella di selvaggina dal sapore forte, ingentilito appunto dall'aroma di queste bacche.

In Trentino in particolare si fa largo uso di queste bacche per la realizzazione di prodotti tipici come per esempio per l'aromatizzazione del famoso speck ma anche per conferire a crauti e patate il sapore caratteristico proprio della cucina di questi posti.

Oltre all'utilizzo delle bacche intere in cucina, è molto noto anche l'utilizzo, più che altro a fini officinali, del suo olio essenziale.

L'olio essenziale di bacche di ginepro infatti vanta proprietà riconosciute, presenti anche nelle bacche ma ovviamente con un azione molto ridotta.

Tra le proprietà benefiche annoveriamo quelle legate ai disturbi gastrici come nause e bruciore di stomaco ma anche proprietà diuretiche e antimicrobica. Attenzione ad assumerne in quantità soprattutto durante la gravidanza perchè soprattutto l'olio essenziale ha proprietà abortive.

La quantità massima consigliata è di circa 20-100 mg di olio essenziale che corrisponde a circa 2-10 g di bacche fresche.

In commercio si trovano principalmente nella loro versione essiccata, in questa forma mantengono la loro aromaticità garantendo una più lunga conservazione.

Autori

Luca Pappagallo