INGREDIENTI

Melone

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 33

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana, Fruttariana, Crudista

Il melone è il frutto dell'omonima pianta appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, come per esempio i cetrioli e le angurie, giusto per darvene un'idea. Noi conosciamo il melone come frutto dolce, dalla forma sferica o tutt'al più ovale dalla buccia spesso ruvida e che presenta già una suddivisione in sezione, come fossero fette. La polpa, a seconda della varietà, può essere di color giallo pallido fino ad un arancione mediamente intenso.

Sebbene questo frutto sia apprezzato per il suo aroma e la sua dolcezza, non tutte le varietà presentano le stesse caratteristiche, ne esistono, infatti, varietà non dolci come per esempio il melone serpentino, diffuso soprattutto in Asia, dal sapore molto più simile a quello del cetriolo.

Le origini di questa pianta sono talmente antiche che è difficile ancora oggi riuscire a tracciarle, dal punto di vista geografico, infatti, è ancora incerta la provenienza, ci sono due scuole di pensiero: una che pone le origini di questa pianta in Asia e un'altra che invece le vorrebbe in Africa.

E' abbastanza certa, invece, la diffusione di questo frutto nel bacino del Mediterraneo per mano degli antichi Egizi. In Italia, invece, si sono ritrovati semi di melone in Sardegna databili nell'età del Bronzo. Insomma sembrerebbe che questa pianta avesse attecchito in diverse parti del mondo in maniera indipendente.

La sua diffusione visse un bello slancio durante l'espansione dell'Impero Romano, quando, però, veniva consumato più come verdura che come frutto, probabilmente a quei tempi non esistevano ancora le ibridazioni che hanno portato questo prodotto a diventare ciò che conosciamo noi oggi. Sembra per altro che fosse anche poco digeribile, problema che in maniera minore, lo contraddistingue ancora oggi e che lo accomuna ai cetrioli e all'anguria. La causa della digeribilità talvolta difficile è probabilmente la presenza di fibre non solubili che, soprattutto se questi alimenti sono consumati a fine pasto, inficerebbero parzialmente la digestione creando anche gonfiore addominale.

Le varietà che oggigiorno sono più diffuse e che più facilmente troviamo sui banchi dei mercati e supermercati sono sicuramente il melone cantalupo, il melone retato e il melone d'inverno.

Il melone cantalupo si presenta con una buccia mediamente reticolata e sulla quale sono ben visibili le sezioni, solitamente di colore tendente al verde, la sua polpa è di un arancione intenso e il sapore è dolce al giusto grado di maturazione.

Il melone retato, a differenza del cantalupo, ha una buccia più rugosa e la suddivisione in sezioni è molto meno evidente, quasi assente in alcuni casi, la polpa è di un arancione meno intenso ed è più soda del cantalupo. Il sapore è comunque piuttosto dolce al giusto grado di maturazione.

Il melone d'inverno, invece, ha caratteristiche molto diverse dalle precedenti due varietà: la buccia è piuttosto liscia e di un bel giallo intenso, la sua forma è solitamente allungata e la polpa è di un giallo pallidissimo, quasi bianco, meno dolce rispetto a quella delle altre due varietà citate. La peculiarità di questo frutto è che, proprio come dice il nome stesso, è possibile trovarlo in commercio anche nella stagione più fredda, quando le altre varietà non sono già più reperibili. Si chiama anche melone inodore, proprio perché, a differenza delle altre varietà, a frutto chiuso non è possibile percepire alcun tipo di aroma, il quale invece viene intensamente sprigionato all'apertura del frutto.

In generale i meloni sono frutti dall'apporto calorico modesto, circa 33 kcal /100 g, sono infatti costituiti prevalentemente d'acqua, fibre e zuccheri semplici (che non superano il 13%).

A fronte del basso contenuto calorico, il melone è un notevole mix di vitamine e sali minerali. Tra le vitamine maggiormente presenti ci sono sicuramente la vitamina A, la PP e la C mentre troviamo tracce di B1 e B2. Il quadro salinico vede invece come protagonisti il potassio, il fosforo, il calcio e il sodio. Non dimentichiamo, infine, la presenza di beta-carotene utile per rinforzare denti e ossa. In generale i benefici nel consumo del melone riguardano la sua capacità depurativa, diuretica e rinfrescante, un frutto perfetto proprio nella stagione estiva. Per altro è un alimento che stimola la produzione di melanina, ciò lo rende un frutto pro-abbronzatura.

La domanda più ricorrente sul melone e alla quale sono state date risposte di tutti i tipi, alcune anche molto fantasiose, riguarda la scelta dell'esemplare migliore al supermercato. Proviamo a riassumere le tecniche di scelta più efficaci: come prima cosa assicuratevi che non vi siano difetti evidenti di ammaccature o parti particolarmente cedevoli. Osservate la buccia e se trovate una zona con una rugosità diversa dal resto del frutto, vuol dire che il frutto è stato portato a giusta maturazione ancora attaccato alla pianta, questa infetti corrisponde al punto d'appoggio del frutto al terreno.

Osservate, quindi, la zona opposta al picciolo, tastatela e se si presenta leggermente cedevole vuol dire che il frutto è maturo, quindi annusatela, dovrete percepire un aroma delicato di melone, se invece sentite un odore lievemente alcolico, passate all'esemplare successivo, vuol dire che quello preso in esame è un frutto troppo maturo.

Buttate un occhio anche al picciolo, questo non deve essere completamente avvizzito, infatti ciò sarebbe segno di un frutto staccato dalla pianta e in giro da troppo tempo.

In cucina questo frutto si presta a tantissime preparazioni, la più classica è in abbinamento al prosciutto crudo ma è ottimo anche per dare un tocco di dolcezza alle vostre insalate di verdura o anche di riso o di pasta. Questo frutto è perfetto per gli abbinamenti con altri ingredienti salati, perché no anche con formaggi dal sapore anche piuttosto marcato come il gorgonzola.

Autori

Luca Pappagallo