INGREDIENTI

Melagrana

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 60

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Autunno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana, Fruttariana, Crudista

Melagrana o melograno? Già da subito è necessario specificare e chiarire quale sia il nome corretto. A dire il vero è molto semplice, come per la maggior parte dei frutti, il nome al femminile è quello corretto, mentre il nome al maschile si riferisce, invece, alla pianta. Quindi melagrana per il frutto e melograno per la pianta.

Il nome scientifico della pianta è, però, Punica granatum, un nome che lascia subito intendere come questa sia giunta a Roma dalle coste tunisine, l'appellativo Punico era, infatti, utilizzato per identificare la popolazione che occupava le coste della Tunisia, altrimenti detti anche cartaginesi. E' noto, d'altra parte, che questo tipo di pianta e conseguentemente anche il frutto, avesse origini asiatiche, in particolare in Asia sud-occidentale. Al giorno d'oggi questa coltivazione è diffusa in tutta l'Asia meridionale, nonché in Africa tropicale ma anche in Messico e negli Stati Uniti dove fu introdotta dai colonizzatori spagnoli.

Il nome comune “melograno” è stato attribuito alla pianta proprio per le fattezze del frutto ovvero una mela “melo” con i semi “granum".

La melagrana è in realtà una bacca e si presenta con forma sferica, a volte più allungata, dalla buccia molto coriacea. Al suo interno è presente una membrana di colore bianco detta cica che separa i chicchi polposi di melagrana al cui interno risiedono i semi detti arilli. I chicchi, dal colore dal rosso più chiaro al rosso rubino, costituiscono la parte edibile del frutto e il loro sapore è tipicamente acidulo. La melagrana non è sempre disponibile sui banchi del mercato, la sua maturazione avviene infatti nei mesi di ottobre-novembre.

In Italia la varietà più diffusa e che meglio si è adattata al nostro clima è quella definita Dente di Cavallo che ha la particolarità di essere meno acidula, quindi più dolce, rispetto ad altre varietà.

La melagrana è da sempre considerata un frutto dalle proprietà quasi magiche, oggigiorno sappiamo che questa bacca in effetti presenta un mix di micronutrienti che la rendono un potentissimo antiossidante. Nello specifico la melagrana presenta notevoli quantità sia di Vitamina C che di provitamina A entrambi noti per l'azione antiossidante. La Vitamina C, inoltre, è anche un'ottima alleata delle nostre difese immunitarie. Non solo la melagrana è ricca anche di fibre, utili per un buon equilibrio intestinale e sali minerali come il potassio ed il fosforo che sono perfetti per un veloce reintegro salinico.

Per concludere, con un apporto calorico modesto, 55-60 kcal ogni 100 g, la melagrana rappresenta un alimento adatto a tutte le diete con pochissime controindicazioni e moltissime proprietà benefiche.

Un ultimo accenno va fatto rispetto alle proprietà antitumorali di questo alimento, in questo caso si tratta di una proprietà non verificata dalla scienza, si tratta sicuramente di un alimento che contrasta lo stress ossidativo cellulare aiutando a rendere l'ambiente meno favorevole per i tumori ma nulla di più di questo.

La melagrana, c'è da aggiungere, che è un frutto non così semplice da consumare a causa della sua morfologia, riuscire a estrarre i chicchi dall'involucro non è così immediato come sbucciare una mela. Il metodo più semplice per poter gustare i chicchi di melagrana è quello di incidere la calotta superiore e rimuoverla delicatamente senza schiacciare i chicchi sottostanti. Successivamente dovrete incidere la buccia creando degli spicchi che allargherete verso l'esterno aprendo letteralmente il frutto. Facilmente i chicchi saranno esposti e facili da prelevare.

Sicuramente molto più semplice è ricavare il succo dalla melagrana: tagliatela a metà come si fa per i limoni e spremetela semplicemente con uno spremi agrumi, otterrete così un succo limpido, pronto ad essere gustato.

Per scegliere la melagrana migliore e al giusto grado di maturazione sui banchi del mercato dovrete prestare attenzione all'aspetto esterno del frutto. La melagrana dovrà presentarsi integra, soda e priva di parti mollicce o cedevoli al tatto. Molto più importante da notare è la consistenza della buccia che dovrà essere soda ma facile da scalfire, questo decreterà se è al giusto grado di maturazione. Una melagrana dalla buccia troppo coriacea è sicuramente ancora troppo acerba da poter essere gustata.

Autori

Luca Pappagallo