INGREDIENTI

Grappa

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 242

Allergie

Allergeni: Anidride Solforosa E Solfiti

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora

La grappa è un distillato prodotto a partire dalla vinaccia ricavata da uve italiane.

Le origini del nome sono contese tra la Lombardia, dove il nome grappe sta ad indicare i raspi d'uva e il Veneto, regione del Monte Grappa appunto. Così come le origini del nome sono contese allo stesso modo anche le origini della produzione dello stesso distillato. Ciò che è sicuro è che le origini sono assolutamente italiane per storia, origine, tradizione e produzione.

Se vogliamo essere più precisi, le tecniche di distillazione del vino hanno origine in Mesopotamia tra l'VIII e il VI secolo a.C., ma sembra che intorno al I secolo queste tecniche siano state importate in Italia, sembra da un legionario rientrato dall'Egitto. Sembra che abbia voluto applicare le tecniche apprese utilizzando le vinacce dando vita così ad un distillato completamente nuovo. Questa è la leggenda.

Una versione dell'origine della grappa con fondamenti storici più reali, vuole che la data d'origine sia da far risalire al 511 d.C. e che la produzione della prima grappa sia per mano dei Burgundi, una popolazione germanica di passaggio in Italia, i quali applicarono le tecniche usate per la distillazione del sidro alle vinacce.

Successivamente la grappa entrò di diritto nella tradizione italiana accompagnando gli italiani in diversi momenti storici come per esempio nella Prima Guerra Mondiale, quando questo distillato corroborava i nostri Alpini sul fronte di guerra. Acquisì sempre più rilievo fino a quando il Consiglio Europeo del 1989 lo decretò prodotto esclusivo italiano, prodotto solo in Italia da materie prime italiane.

Secondo il disciplinare, si può definire grappa esclusivamente l'acquavite di vinaccia prodotta da uve italiane vinificate in Italia. Il suo grado alcolico non ha un limite massimo ma un minimo di 37,5% vol.

Si presenta come liquido trasparente e cristallino con sfumature dovute eventualmente a piante o frutti utilizzati per l'aromatizzazione o di colore ambrato per quelle versioni maturate in legno.

In commercio possiamo reperire un'ampia varietà di grappe di tutti i tipi e aromatizzate con i più svariati frutti o piante. La distinzione principale la facciamo tra quella monovitigno e quelle pluriviteali. Altre due distinzioni importanti da fare sono rispetto all'invecchiatura, distinguendo quindi quelle giovani dalle invecchiate in legno e rispetto all'aromatizzazione, troviamo quindi quelle naturali e quelle aromatizzate.

Rispetto al sapore e agli aromi, vanno distinte la grappa bianca, quella non invecchiata che acquisirà gli aromi direttamente dal vitigno o i vitigni d'origine e avrà una connotazione più secca e quella invecchiata in legno che invece acquisirà aromi come quello del cacao, del tabacco, del cuoio e della vaniglia e avrà un sapore più rotondo, meno spigoloso.

Per servire al meglio la grappa dovrete utilizzare il classico bicchiere tulipe ammenochè non si tratti di grappe invecchiate e con un bouquet d'aromi più complesso che, invece, si preferisce servirle nei bicchieri da cognac tipo balloon. Anche le temperature di servizio sono importantissime: è consigliato servire una grappa giovane intorno agli 8-10°C, una a medio invecchiamento intorno ai 15°C e le più vecchie a 18°C.

Autori

Luca Pappagallo