INGREDIENTI

Funghi pioppini

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 30

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Autunno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana, Crudista

I funghi pioppini detti anche piopparello, nome scientifico Cyclocybe aegerita, è spesso confuso con i funghi chiodini, ma in realtà si tratta di due specie completamente diverse seppur abbiano in comune alcune caratteristiche per lo più morfologiche.

Anche i pioppini come i chiodini sono funghi saprofagi o parassiti ovvero nascono e crescono su tronchi di alberi morti o molto indeboliti. Si prestano benissimo, come altre varietà di funghi ad essere coltivati pertanto sono molto diffusi e facilmente reperibili sul mercato. Inoltre il loro sapore caratteristico e piuttosto accentuato li rende molto gradevoli al palato di chi apprezza questo tipo di alimento.

Anche se il loro nome farebbe pensare che crescono sui pioppi, questo è limitante, prediligono sicuramente questa specie d'albero ma non disdegnano gli olmi, i sambuchi e i salici. La stagionalità di questo fungo dipende molto dall'umidità presente nell'aria, le stagioni che vedono prevalentemente il suo sviluppo sono la primavera e l'autunno.

I pioppini, similmente ai chiodini, crescono e si sviluppano in famiglie. Ciascun esemplare presenta una cappella che col tempo passa dall'essere convessa a piana e presenta dapprima un colore bruno che va schiarendosi con il tempo. Spesso la cuticola superficiale che è solitamente corrugata presenta anche spaccature dovute alle intemperie.

Questo fungo presenta anche un anello ovvero una sorta di colletto bruno, ricoperto di spore cedute dalle lamelle.

Una caratteristica importante dei pioppini che li differenzia decisamente dai chiodini è che mentre questi ultimi per essere edibili ovvero non essere tossici per l'essere umano devono essere dapprima sbollentati per eliminare le tossine termolabili che contengono, i pioppini sono commestibili anche da crudi. Ovviamente attenzione al riconoscimento dei funghi, si consiglia sempre di rivolgersi ad un fungaiolo esperto o alla specifica sezione dell'Azienda Sanitaria della zona.

Questi funghi non necessitano di particolari cure per la pulizia prima di poterli utilizzare nella ricetta che preferite, sarà infatti sufficiente rimuovere la parte finale alla base del gambo che presenterà ancora dei residui di terra, quindi a piacere potrete lasciarli interi o tagliarli a pezzi se più grandi.

Questi funghi ancora prima di essere puliti si conservano facilmente in frigorifero per qualche giorno in sacchetti preferibilmente in carta.

Dal punto di vista nutrizionale non c'è granché da sottolineare, si tratta di un alimento a basso contenuto calorico pertanto sono perfetti per chiunque stia seguendo un regime alimentare controllato non necessariamente solo ipocalorico.

Presenta molta acqua e molte fibre, gli unici macronutrienti da rilevare sono le proteine la cui presenza è un po' più importante rispetto agli altri macronutrienti praticamente assenti.

In cucina come tutti i funghi, anche i pioppini sono ottimi da fare trifolati, ovvero saltati in padella con olio, aglio e prezzemolo. Ovviamente gli impieghi in cucina di questo alimento sono molteplici, a partire dalla preparazione di un risotto, dal condimento di una pasta, fino ad un contorno saporito.

In particolare questi funghi, come già accennato, sono caratterizzati da un sapore mite ma molto aromatico e anche il profumo che sviluppano sia da crudi che in cottura è molto persistente ma piacevole, alcuni lo riconducono all'odore delle botti stagionate oppure anche al formaggio stagionato, sicuramente riportano la mente alle atmosfere del sottobosco.

Autori

Luca Pappagallo