INGREDIENTI

Frutto della passione

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 97

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana, Fruttariana, Crudista

Frutto della passione è il nome italiano del frutto della passiflora, chiamato anche maracuja, si tratta di un frutto tropicale originario del Sud America.

Ne esistono di due varietà uno più grande a buccia chiara e uno più piccolo dalla buccia viola. Questo frutto, oltre ad essere consumato tal quale , è anche utilizzato per aromatizzare gelati, succhi di frutta e altri dolci.

Il profumo di questo frutto è molto intenso e il sapore ha delle note acidule ma è tendenzialmente dolce. La buccia non è edibile, va aperto ed è possibile consumarne la sola polpa.

Il frutto della passione sembra poter vantare diverse proprietà benefiche, tra queste citiamo proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, benefiche per l'intestino e di controllo dei livelli dello zucchero nel sangue, perfetto, quindi anche per i diabetici.

Entrando nello specifico le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sono dovute ad un buon contenuto di Vitamina C e polifenoli dalla nota azione antiossidante ma anche antinfiammatoria.

La presenza di fibre invece è la responsabile del beneficio che questo frutto ha sull'attività intestinale ma anche sul rallentamento dell'assorbimento degli zuccheri ingeriti dal nostro organismo.

I sali minerali presenti come il magnesio, il potassio ma anche il ferro, il selenio e lo zinco sono sicuramente corroboranti, in particolare il potassio è un valido aiuto nel rilassare i vasi sanguigni permettendo una pressione sanguigna più bassa.

Nonostante il nome, questo frutto non ha, d'altra parte, proprietà afrodisiache, il nome è dovuto piuttosto al fatto che il fiore, in alcune sue componenti ricordano dei simboli legati alla Passione di Cristo, la corolla per esempio ricorderebbe la corona di spine.

Come scegliere il frutto più gustoso sul banco del mercato? Ovviamente sarà bene scegliere un frutto maturo, ovvero dovrete scegliere un frutto dalla buccia morbida e quasi raggrinzita, anche l'odore dovrà essere intenso, qualora non fosse così vi trovereste davanti ad un esemplare ancora acerbo.

Una volta scelto l'esemplare più maturo, apritelo a metà e prelevatene la polpa con un cucchiaino per gustarla, prestando attenzione a non prelevare la parte bianca dal sapore amaro.

Se scegliete un frutto non ancora maturo sarà sufficiente lasciarlo a temperatura ambiente per qualche giorno, altrimenti riponetelo in frigorifero e consumatelo entro una settimana circa.

Autori

Luca Pappagallo