Feta

La feta è un formaggio molto antico d'origine greca, il nome sembrerebbe derivare dal fatto che viene venduta tagliata in fette da un panetto molto più grande. Si tratta di un formaggio fresco prevalentemente di pecora anche se è possibile aggiungere fino al 30% di latte di capra.

Il sapore è piuttosto salato sicuramente dovuto alla maturazione di 2-3 mesi effettuata in salamoia.

L'aspetto è appunto di un formaggio rettangolare, dato dal fatto che viene tagliato da un panetto più grande in una fetta rettangolare, la pasta appare bianchissima dalla consistenza compatta ma allo stesso tempo friabile quando si cerca di spezzarla.

Dal 2002 la feta si è guadagnata la DOP pertanto non possono esistere in Unione Europea altri formaggi simili che portino questo nome, la feta è solo di origine greca e prodotta secondo il disciplinare registrato al riconoscimento della DOP.

Nell'immaginario collettivo feta è uguale ad insalata greca ed in effetti è acosì, l'insalata greca senza feta non potrebbe esistere ma è anche vero che questo formaggio viene utilizzato in moltissime altre ricette.

Oltre ad essere un ingrediente fondamentale di alcuni stuzzichini e antipastini, la feta rientra in molte altre ricette come per esempio nel saganaki di gamberi, ovvero gamberi cotti in padella con pomodoro e feta appunto oppure lo stesso saganaki ovvero lo stesso formaggio fatto piastrare in padella ma anche le tiropitakia ovvero dei rettangoli di pasta fillo con un cuore di feta cotti in forno.

la feta è un formaggio dal contenuto lipidico tra i più bassi con un solo 20% , nonostante la maturazione in salamoia che potrebbe portare ad un'eccessiva disidratazione, invece la feta ha anche un'alta componente d'acqua, un buon 57%, per quanto riguarda l'apporto proteico è limitato ad un 15%, d'altra parte si tratta di proteine ad alto valore biologico, tutto ciò rende questo formaggio tra i più indicati in qualsiasi alimentazione.

Presente un lieve contenuto di lattosio, pertanto chi ha problemi con questo zucchero dovrà limitarne o evitarne il consumo.