INGREDIENTI

Dragoncello secco

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 295

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana

Il dragoncello chiamato anche estragone, dragone, tarfone, tragone o serpentaria è un'erba aromatica amara perenne originaria della parte più a nord della Russia ovvero la Siberia, in Italia non è coltivata ed è difficilissimo che cresca spontanea.

Il dragoncello cresce in cespugli alti fino ad un metro, le sue foglie sono lunghe e sottili di color verde brillante. I fiori piccoli e rotondi crescono in raggruppamenti a forma di pannocchia.

Sembra che debba il suo nome alla forma del suo cespuglio che ricorda vagamente un drago. Il suo arrivo in Italia è avvolto nel mistero e una leggenda narra di una ragazza senese che si era innamorata di un cavaliere (detto dragone ai tempi) durante il periodo d'occupazione napoleonica, il quale, sbattendo i suoi stivali, fece ricadere in un vaso inconsapevolmente i semi di questa pianta incastrati nella suola. Una volta ripartito la ragazza vide nascere dal vaso questa pianta sconosciuta dal sapore aromatico che prese il nome appunto di dragoncello.

Oltre alla coltivazione siberiana, quest'erba aromatica può vantare anche una variante francese che, rispetto a quello siberiano, risulta molto più aromatico. Il suo sapore comunque in generale tende all'amaro ed è leggermente piccante.

Il dragoncello non è molto utilizzato nella cucina italiana, fatta eccezione per la cucina toscana dove, invece, trova largo impiego per insaporire piatti a base di carne, uova o pesce o per preparare una particolare salsa toscana al dragoncello.

La ricetta più famosa nella quale l'uso del dragoncello è assolutamente essenziale è la salsa bernese, una salsa a base di uovo e burro chiarificato aromatizzata appunto con dragoncello ma anche scalogna e cerfoglio.

Si può reperire sia fresco, anche se con molto più difficoltà e secco, meno aromatico ma sicuramente più reperibile.

Qualora non fosse possibile reperirlo, si potrebbe tentare di sostituirlo con altre erbe aromatico, ben consapevoli che si tratti di un surrogato. Potreste sostituirlo con erbe aromatiche come anice, cerfoglio, timo e erba cipollina.

Il dragoncello non è soltanto un'erba aromatica che serve per insaporire in modo caratteristico le pietanze, ma è considerato anche un rimedio fitoterapico proprio perchè ha moltissime proprietà benefiche.

Il dragoncello vanta un contenuto ragguardevole sia di vitamine che di sali minerali, in particolare tra le vitamine sono particolarmente presenti la Vitamina C e la Vitamina A notoriamente antiossidanti.

In erboristeria sono particolarmente utilizzati i fiori i quali usati per realizzare una tisana, risultano particolarmente benefici per i disturbi di stomaco ed intestinali.

L'erba in generale vanta proprietà molto benefiche per l'apparato digerente, favorisce le funzioni epatiche stimolando la produzione di bile per una più efficiente digestione, agevola anche il lavoro dei reni e ha funzione di prevenzione per la formazione di calcoli alla cistifellea.

E' molto utile, per il suo sapore particolare, a contrastare l'alitosi anche per le sue proprietà antisettiche. Le sue proprietà analgesiche, invece, sono utilissime se doveste soffrire di mal di denti, o mal di gola.

In ultimo ma non per importanza, il dragoncello, come molte erbe aromatiche, aiutano nel ridurre l'utilizzo di sale nella dieta quotidiana, utilissimo soprattutto in soggetti ipertesi o che necessitano di seguire una dieta iposodica.

Autori

Luca Pappagallo