INGREDIENTI

Cremor tartaro

Autori

Luca Pappagallo

Cremor tartaro
Kcal

Kcal x 100gr: 258

Allergie

Allergeni: -

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana, Vegana, Fruttariana, Crudista

Cremor tartaro o cremore tartaro è la definizione volgare per il bitartrato di potassio o idrogenotartrato di potassio, si tratta di un sale che si presenta sotto forma di polvere bianca inodore.

In cucina vengono sfruttate due sue proprietà, la prima è la capacità di correggere l'acidità del composto a cui viene aggiunto e la seconda è l'effervescenza che sprigiona in presenza d'acqua o come agente lievitante in reazione con del bicarbonato di sodio.

La lievitazione prodotta dal cremor tartaro, a differenza di quella del lievito di birra, non avviene per azione di microorganismi ma grazie alla formazione di microbollicine che si producono in seguito alla reazione in presenza di bicarbonato di sodio.

Ma da dove si ricava il cremor tartaro? Il cremor tartaro si forma nelle botti di vino o nelle bottiglie durante la fermentazione del mosto o durante l'invecchiamento dei vini sotto forma di precipitato.

Ovviamente il cremor tartaro è utilizzato prevalentemente in pasticceria e grazie al fatto che è inodore e insapore, è perfetto per preparazioni dal sapore molto delicato nelle quali qualsiasi componente o sapore aggiuntivo potrebbe inficiare la buona riuscita del risultato. Questo prodotto è utilizzato soprattutto nella pasticceria statunitense, britannica e nordeuropea, alcune ricette che ne prevedono l'utilizzo sono la famosa chiffon cake, l'angelo cake, i brownies e i cookies.

L'azione lievitante del cremor tartaro porta maggior sofficità e morbidezza al prodotto finale.

Al giorno d'oggi è facilmente reperibile in qualsiasi supermercato in praticissime bustine da 15-16 g circa.

Autori

Luca Pappagallo