INGREDIENTI

Brie

Autori

Luca Pappagallo

Kcal

Kcal x 100gr: 319

Allergie

Allergeni: Latte

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana

Il brie è un formaggio vaccino d'origine francese, a pasta molle e crosta fiorita, ciò significa che ha una consistenza morbida, quasi cremosa e in superficie presenta una muffa nobile di color bianco, similmente al Camembert, causata dalla presenza di colonie di funghi in particolare della specie Penicillium Camemberti. La patina bianca presente sulla superficie del formaggio non è dannosa per la nostra salute, tanto che il formaggio può essere consumato nella sua interezza, crosta compresa.

Il suo nome è dovuto al luogo d'origine, ovvero la piana di Brie che si trova ad una cinquantina di km da Parigi, nel 1980 si è guadagnata la AOC ovvero il corrispondente francese della nostra DOP, in particolare nelle due produzioni di Meraux e Melun.

Si tratta di un formaggio dal sapore delicato, dai sentori che ricordano la nocciola e il burro, soprattutto nella sua versione de Meraux e la sua consistenza si presta benissimo in qualsiasi ricetta dove sia necessario un formaggio fondente anche se esprime il suo massimo se consumato nella sua forma naturale.

Si produce con latte crudo e la sua stagionatura è molto breve, ne consegue che anche la sua conservazione non è lunghissima, bastano pochi giorni in frigorifero per modificarne le caratteristiche gustative.

Dal punto di vista nutrizionale, come la maggior parte dei formaggi freschi, il brie presenta una percentuale di lipidi e proteine piuttosto importante e questo comporta anche un apporto calorico di grande rilevanza, da tenere in considerazione soprattutto se bisogna prestare attenzione all'apporto calorico e di lipidi tra i quali anche il colesterolo.

Come già accennato il brie è ottimo se consumato al naturale, crosta fiorita compresa, magari come elemento in un piatto di formaggi da degustazione costituendo, il brie stesso l'elemento a pasta molle posto tra un formaggio fresco e uno più stagionato.

Un modo per consumarlo al meglio delle sue possibilità organolettiche è scaldato al barbecue, solo qualche minuto sulla griglia del barbecue rivestita di alluminio direttamente nella sua scatolina di legno. Da servire con crostini o altri elementi per poter raccogliere il cuore fondente di questo formaggio. Tutto da provare!

Perfetto comunque anche per panini, hamburger o farce per gnocchi o omelette.

Autori

Luca Pappagallo