INGREDIENTI

Amaretti

Autori

Luca Pappagallo

Amaretti
Kcal

Kcal x 100gr: 115

Allergie

Allergeni: Uova, Frutta A Guscio

Stagionalità

Stagionalità: Primavera, Estate, Autunno, Inverno

Alimentazioni

Alimentazioni: Onnivora, Vegetariana

Gli amaretti sono un dolce, nello specifico un biscottino, le cui origini sono alquanto vaghe. Sembrerebbe che possano risalire addirittura al Medioevo Italiano e da lì che si siano diffusi sia nel mondo arabo che in tutta Europa arrivando fino ai giorni nostri.

Si tratta di un dolcetto presente nella tradizione dolciaria di quasi tutte le regioni, tra i più famosi ci sono gli amaretti di Saronno, città del varesotto, dove questo dolce assume un'aspetto e una consistenza croccante e friabile.

Altro amaretto molto famoso è quello di Sassello, cittadina della provincia di Savona, dove invece preparano degli amaretti dalla consistenza più morbida, molto più simili alle paste di mandorla o alla frutta martorana.

Ma come dicevo poc'anzi ne esistono varianti un po' in ciascuna regione, altri amaretti degni di nota sono quelli sardi, dalla superficie croccante e cuore morbido e riconoscibili dalla mandorla incastonata al centro dello stesso biscotto che viene cosparso di zucchero semolato.

Cosa accomuna tutti questi dolcetti apparentemente dalle caratteristiche di consistenza così diverse? Sostanzialmente tutti gli amaretti sono prodotti con gli stessi 4 ingredienti: albumi, zucchero, mandorle dolci e mandorle amare. Le diverse tecniche di preparazione e cottura danno, successivamente, vita a diverse varianti.

Dalla ricetta base poi hanno avuto origine le più disparate varianti, da quelle con ammoniaca, a quelle che prevedono l'aggiunta di macinato di nocciole o di cocco e per i vegani persino quelli senza albumi.

La caratteristica comune a qualsiasi variante presente sul territorio nazionale è il retrogusto amaro per il quale questi biscotti si sono guadagnati il nome di amaretti. Questa particolarità nel gusto è data dall'aggiunta di una percentuale di mandorle amare o di armelline (il nocciolo delle albicocche), ingrediente da trattare con attenzione soprattutto nelle quantità, se ingerito in dosi eccessive, infatti, risulta essere venefico. Considerate che per una persona adulta questo tipo di ingrediente può essere addirittura mortale se consumato in quantità di 50-60 pezzi mentre per un bambino ne basterebbero 5 o 6.

Sicuramente il sapore amaro dissuade dall'assumerne una quantità così elevata.

Stessa identica cosa vale per le armelline, una quantità eccessiva può costituire un pericolo per la salute o addirittura per la vita stessa.

Dal punto di vista nutrizionale si tratta di un prodotto dolciario quindi ricco di zuccheri semplici, d'altra parte è degna di nota la percentuale di fibre che dovrebbero in qualche modo aiutare a rallentare l'assorbimento degli zuccheri semplici. Altre sostanze la cui presenza è degna di nota sono il potassio e la vitamina E o tocoferolo.

In cucina o meglio in pasticceria, questi dolcetti sono utilizzati per essere gustati tal quali oppure per conferire ad altre preparazioni questo particolare sapore amarognolo, tipico di questi biscottini.

I dolci tradizionali che ne prevedono l'utilizzo sono per esempio il bunet piemontese ma anche le pesche ripiene alla piemontese o ancora un tipo particolare di tiramisù. Ma al giorno d'oggi questi biscottini si possono trovare in un numero illimitato di ricette come la semplice torta agli amaretti ma anche cheesecake, trifle e baci di dama a base di amaretti.

Autori

Luca Pappagallo